behind the scenes
Di Luca Desiderato
Il film d’animazione “Pinocchio” di Guillermo del Toro, disponibile su Netflix, ha conquistato pubblico e critica per la sua bellezza visiva e la storia commovente. Ma ciò che lo rende davvero speciale è l’innovativo utilizzo della tecnica dello stop-motion, che combina tradizione e modernità in un modo mai visto prima.
I burattini di Pinocchio, realizzati in silicone e metallo, sono dotati di un sistema di ingranaggi meccanici che controlla le loro espressioni. Questo permette una gamma di movimenti facciali mai vista prima in uno stop-motion, rendendo i personaggi incredibilmente espressivi e realistici.
La stampa 3D è stata utilizzata per creare i corpi dei burattini e le loro facce intercambiabili, garantendo precisione e velocità. Le scene con grandi movimenti di macchina e i numeri musicali sono stati realizzati con sistemi di controllo del movimento e motori, dando vita a una fluidità e a un dinamismo mai visti prima.
Gli effetti visivi sono stati utilizzati con discrezione per arricchire il mondo di Pinocchio, estendendo i set e aggiungendo elementi come cieli in CGI, pioggia e neve. Il risultato è un film che ha la bellezza artigianale dello stop-motion, ma con una resa visiva moderna e coinvolgente.
Le imperfezioni, tipiche dello stop-motion, non sono state eliminate, anzi sono state valorizzate perché rendono il film ancora più realistico e umano. Il risultato è un’opera d’arte unica che celebra la bellezza della tradizione artigianale e allo stesso tempo la innova con tecnologie all’avanguardia.
“Pinocchio” è un successo che rilancia lo stop-motion come tecnica d’animazione moderna e versatile. Il film dimostra che questa tecnica può essere utilizzata per creare storie commoventi e coinvolgenti, con una resa visiva che non ha nulla da invidiare all’animazione digitale.