Making Of Magazine

Le storie dietro le quinte

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SottoCoperta, una favola contemporanea

La produttrice Samantha Cito ci racconta il dietro le quinte della commedia romantica “SottoCoperta”, tra ritardi, difficoltà e la gioia per lo scudetto del Napoli.

Intervista alla produttrice Samantha Cito

di Veronica Condello

Samantha Cito è una giovane produttrice e sceneggiatrice, fondatrice della casa di produzione Flick Tales con sedi a Napoli eTrani. Dopo un percorso di oltre vent’anni che l’ha portata a lavorare su numerosi set come assistente alla regia, aiuto regia, sceneggiatrice e produttrice esecutiva, decide infine di aprire la sua produzione, realizzando già due lungometraggi in soli tre anni dalla fondazione: il primo, Rumore – Human Vibes, un documentario coprodotto con Amnesty International Italia e Giallomare Film, e il secondo, il lungometraggio di finzione SottoCoperta, una romcom che strizza l’occhio alle commedie americane, ma ha anima Italiana. In occasione della premiére assoluta durante il Bif&st di Bari, Samantha ci racconta come è stato produrre questo suo nuovo film, tra mille difficoltà ma anche molte conquiste.

Da sinistra: Samantha Cito, Antonio Folletto, Simona Cocozza, Premiazione di Antonio Folletto al Bif&st 2024

Il progetto, ci racconta Samantha Cito, nasce dalla collaborazione di lungo corso con la regista Simona Cocozza (autrice anche del documentario precedentemente prodotto). La sensibilità e la professionalità della regista hanno attratto subito l’attenzione della Cito, e l’argomento del film immaginato da Cocozza ha fatto il resto: “Quando Simona mi ha raccontato la sua idea, ormai diversi anni fa, mi sono resa conto che era una storia che mancava: una riflessione leggera sulla claustrofobia della solitudine, in un mondo in cui abbiamo l’illusione di essere sempre circondati da un sacco di amici e persone, come ad esempio accade sui social network. Quindi ho pensato subito di trovarmi davanti ad un potenziale film che affrontasse in maniera originale un argomento non troppo frequentato, come la pressione sociale, ma con i toni della commedia, con delle caratteristiche comunicative che permettono di arrivare a un vasto pubblico. Così ho messo mano alla tastiera, ed ho iniziato a scrivere il film insieme a Simona. Successivamente sono riuscita a coinvolgere, pian piano, anche altri produttori, che hanno visto le potenzialità della sceneggiatura: Giovanni Calvino e Giovanni Parisi di Tile Storytellers, Giovanna Crispino e Gaetano Di Vaio di Bronx Film, Minerva e la produttrice associata Kimberly Olsen”.

Simona Cocozza, regista e co-sceneggiatrice di Sottocoperta

La produzione di un film non è mai facile, soprattutto se è il primo lungometraggio fiction di una casa di produzione appena nata, e produrre vuol dire anche scegliere i giusti professionisti e collaboratori. In questo caso, sembra che non siano mancati, ci racconta infatti Samantha Cito: “Il film viene fatto dalle persone, tutte, non certo dai soli produttori o distributori, ed è giusto dare spazio a chi ci lavora. Per SottoCoperta abbiamo avuto una troupe estesa, coesa, con tutti i problemi che caratterizzano sempre una produzione cinematografica, ma poi devo dire che alla fine ciascuno di noi è riuscito a mettere qualcosa della propria professionalità, ma anche del proprio cuore, in questo progetto. Durante l’anteprima del film al Bif&st di Bari, eravamo più di venticinque della delegazione del film, della troupe, venuti apposta da Napoli e mi sento molto orgogliosa di questo attaccamento al film da parte di chi, con me e Simona, l’ha realizzato”.

Foto di backstage; Credits: Perla Navarra

Dopo 25 anni di esperienze professionali tra Nord Italia, Sud e Spagna, Samantha Cito ha deciso di stanziarsi al Sud e ci spiega perché: “Ritengo che la Campania, anche per l’impegno della Film Commission FCRC, nell’ultimo decennio sia diventata un po’ il centro delle produzioni audiovisive nazionali con un riscontro a livello internazionale. Ad esempio Gomorra La serie è stata la prima serie italiana venduta in tutto il mondo, e L’Amica Geniale prodotta da HBO è stata la prima grande produzione finanziata da un broadcast americano; per non parlare di tutti i film candidati agli Oscar degli ultimi anni, o presentati ai Festival più importanti come Cannes e Berlino. Ritengo che in Campania si facciano molto cinema e molta televisione di qualità, per questo motivo ho scelto di basare la società a Napoli. Allo stesso tempo, io sono pugliese e avevo piacere di rimanere in qualche modo radicata nel mio territorio, e spero di incrementare i progetti anche nella mia città di origine, Trani.”.

Foto di backstage: Simona Cocozza, Maria Pia Calzone e Antonio Folletto; Credits: Perla Navarra

La produttrice ci spiega anche quali sono stati i contributi ricevuti per la produzione di Sottocoperta: “Questo film è stato realizzato con il contributo del MIC (Ministero della Cultura) attraverso i contributi selettivi che abbiamo vinto con la sceneggiatura, siamo arrivati primi in tutta Italia. È stato finanziato anche dalla Regione Campania in collaborazione con la Film Commission Regione Campania e ha avuto l’appoggio della Apulia Film Commission perché abbiamo girato il 99% delle scene in Campania, ma poi abbiamo girato due giorni in Salento, a Punta Prosciutto. Quindi, neanche a farlo apposta, questo mio primo film, così come la mia società e come me stessa, ha due piedi, uno in Campania e uno in Puglia. Ne sono molto contenta

Foto di backstage: Maria Mia Calzone e Antonio Folletto; Credits: Perla Navarra

Inoltre, tutti quanti conosciamo il bel clima che contraddistingue le nostre regioni dell’Italia del Sud. Ma aprile e maggio 2023 sono stati i due mesi più piovosi degli ultimi 100 anni, e noi abbiamo girato per quattro settimane in notturna, al freddo. Quindi si sono ammalati in molti, io ho preso la bronchite, faceva freddo davvero. Però, come vedete, ce l’abbiamo fatta! Per portare a termine un progetto ci vuole tanta determinazione. Essendo io anche la co-sceneggiatrice del film e quindi l’autrice di SottoCoperta, insieme a Simona, ciò ha fatto sì che non mi fermassi mai di fronte a nessun ostacolo; ero determinata a condurre in porto il nostro progetto, non solo da produttrice ma appunto anche da co-creatrice”.

Foto di backstage, Antonio Folletto; Credits: Perla Navarra

È interessante il punto di vista di una donna, di una professionista, produttrice e autrice, in un paese in cui solo ora si inizia a prendere veramente in considerazione il ruolo delle professioniste donne all’interno del cinema. Abbiamo chiesto alla Cito quali sono le tendenze che vede emergere nell’industria cinematografica in Italia: “Finalmente si incomincia a dare un minimo di spazio, di voce e di presenza alle autrici femminili, dopo tante lotte, tante rivendicazioni e tante battaglie, anche grazie ad associazioni come Women in Film, Television & Media Italia (WIFTM) di cui faccio parte, e l’Osservatorio del Ministero della Cultura sulla Parità di Genere all’interno dell’industria cinematografica. Diciamo che dopo tantissimo impegno finalmente un minimo di attenzione si riesce ad avere, ma siamo ancora ben lontani dalla parità, soprattutto nel nostro settore, che non facilita l’accesso alle posizioni apicali femminili, dalle produttrici, alle sceneggiatrici e registe. Un pochettino se ne parla e questo ha fatto sì che si aprissero delle strade come la focalizzazione su alcuni personaggi delle storie femminili, in cui le donne non sono più al servizio del protagonista maschile.

Per esempio, nel nostro film il protagonista, dal punto di vista strettamente drammaturgico – lo dico da sceneggiatrice – è Fiorenzo, il personaggio maschile, un sorprendente Antonio Folletto. Ma il cuore del film è il personaggio femminile interpretato mirabilmente da Maria Pia Calzone, Matrona. Colei che cambia la vita del protagonista donandogli una vita nuova, che lo illumina con la sua luce che accende la magia. Quindi Simona ed ioabbiamo scritto una storia che ha un protagonista maschile, ma in cui la donna è assolutamente la chiave di volta e di svolta nella drammaturgia del film.

Locandina Sottocoperta

Si sta incominciando ad avere un’apertura di nuovi autori, nuove autrici e molti attori e attrici che stanno firmando le loro opere da autori. Quindi l’Italia è stata catapultata finalmente nel mercato globale dell’audiovisivo, fenomeno a cui abbiamo assistito grazie all’avvento delle piattaforme streaming e che si è consolidato nel periodo del covid.Inoltre, in Italia finalmente si sta anche rivalutando la commedia: se negli ultimi decenni la nostra commedia era diventata un prodotto destinato al solo pubblico nazionale, adesso sta riappropriandosi di una vocazione internazionale e questa è una tendenza sicuramente degli ultimi anni, che va aumentando, il che non può essere che un buon segnale di rigenerazione”.

Sottocoperta, uscito nelle sale a settembre, è stato presentato in anteprima in concorso al Bif&st – Bari International Film&Tv Festival 2024 nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano, e ha già ricevuto il suo primo premio, assegnato a Antonio Folletto come Miglior Attore protagonista nella stessa categoria.

Un buon inizio per SottoCoperta , Samantha Cito e la sua FlickTales, cui auguriamo tanti altri progetti di qualità.