Produrre cinema in Puglia: tra sfide e talenti
Intervista al produttore Corrado Azzollini
di Francesco Tota
Spesso quando si pensa alle figure cardinali nel cinema vengono subito alla mente ruoli come quello del regista dove la componente creativa e artistica è predominante rispetto ad altri parametri.
Il produttore invece, per portare al grande pubblico progetti cinematografici, deve attraversare un lungo iter che spesso spaventa i non addetti ai lavori.
Quindi, per diffondere l’arte, bisogna sottostare alla burocrazia.
Abbiamo intervistato Corrado Azzollini, giornalista e produttore cinematografico italiano, attualmente presidente del gruppo Draka Cinema. Inoltre, in qualità di presidente nazionale di Confartigianato Cinema e Audiovisivo, contribuisce attivamente allo sviluppo del settore cinematografico in Puglia. Tra i suoi successi recenti spicca il film “Gli agnelli possono pascolare in pace”, selezionato al Bif&st 2024, mentre il film “Tulipani – Amore, onore e una bicicletta” ha ottenuto una candidatura agli Oscar 2018. Dal 2019, Azzollini è impegnato nel rafforzare la collaborazione tra l’Università di Stato del Marocco e l’Italia. Nel gennaio 2024, ha assunto la presidenza dello storico cinema romano Azzurro Scipioni e ha ricevuto il prestigioso Premio Troisi.
Corrado Azzollini con il rettore dell’Università ENSAD Marocco
Locandina del film “Gli Agnelli Possono Pascolare in Pace”
Still dal film “Gli Agnelli Possono Pascolare in Pace” – Maria Grazia Cucinotta, Tiziana Schiavarelli, Rossella Leone
Continua il sodalizio artistico con Maria Grazia Cucinotta. Puoi raccontarci com’è nata questa collaborazione e come si è consolidata nel tempo?
Maria Grazia è l’unica artista con cui ho davvero legato e con la quale mi sento a mio agio. Lei è una persona autentica, in un settore dove essere sé stessi è complesso, consapevole che anche io non sono una persona semplice e scelgo con molta attenzione gli amici veri.
Maria Grazia Cucinotta in una scena del film “GliAgnelli Possono Pascolare in Pace
Come coinvolgi talenti locali pugliesi nel cast tecnico e artistico nelle tue produzioni e quali vantaggi portano al tuo lavoro?
Il coinvolgimento del territorio è fondamentale e ritengo che non si debba prescindere mai dal luogo dove si gira. Non possiamo considerare i territori solo come mere location, è un errore che viene commesso spesso. Il valore aggiunto deve essere sempre dato dalle risorse umane, è un modo anche per poter ripagare il debito che tutti noi abbiamo verso coloro che si prendono cura del medesimo. La cultura dei luoghi intesi a 360 gradi va esportata e difesa.
Infine, hai qualche consiglio per i giovani che desiderano intraprendere la strada della produzione cinematografica in Puglia?
In verità in questo momento difficile, no. Mi auguro che la politica abbia coraggio e chi occupa le stanze dove si prendono le decisioni conservi un po’ d’amore per il nostro paese e, soprattutto, un po’ di intelligenza culturale, nel prendersi cura di tutte le grandi risorse di cui disponiamo e che hanno reso l’Italia un brand internazionale e una grande nazione.